martedì 29 novembre 2011

Un cattivo carattere.

Che bello potersi vantare di avere un cattivo, anzi pessimo, carattere.
"Ho un cattivo carattere!" Dice uno.
"Ah, anche io, anzi di più. Facciamo un club!"
Ecco, si incontrano e si fanno i complimenti per quanto sono odiati dal prossimo.
Certo, è vero che essere buoni ormai è fuori di moda, ma almeno un po' di educazione non ci dispiacerebbe.
E invece no.
Non puoi parlare con queste persone se non usi il turpiloquio, devi dire le parolacce, altrimenti non ti prendono neanche in considerazione. Io ritengo che probabilmente non ti capiscono proprio, abituati come sono a parlare con frasi fatte. E forse "fatte" è il termine che più si adatta.
Ma questo sarebbe il minimo, in fondo è solo apparenza e quella, a parte che può non essere apprezzata da tutti, fa male solo a chi se ne veste.
Ma il cattivo carattere è una brutta cosa perché peggiora la vita e più la vita peggiora più il carattere si incattivisce.
Ma cos'è un cattivo carattere?
Non è essere schietti, anche se a volte si esagera. E' il cercare di raggirare le persone per averne un tornaconto. E' parlare male delle persone quando non sono presenti. E oggi con le nuove tecnologie si fa presto a essere smascherati.
Voi scrivete sulla vostra bacheca facebook delle brutte cose su una persona e poi dimenticate di "chiudere" l'accesso a cani e porci. E la persona oggetto dei vostri gentili epiteti legge il tutto.
Se è più intelligente di voi probabilmente neanche vi risponde e voi non saprete mai che ha letto.
La stessa cosa capita quando si sparla di qualcuno, con la tradizionale voce.
La persona viene a saperlo quasi sempre, e anche se non ha voglia di litigare con voi, se lo segna. E aspetta il momento buono per farvela scontare, quando voi ve ne sarete allegramente dimenticati.
Tempo fa mi è successo un fatto che vale la pena di raccontare, senza citare nomi e persone per non far loro pubblicità.
Una persona mi prese a male parole perché avevo espresso la mia opinione, sulla quale non era d'accordo.
Poi, come se non bastasse, si sfogò sul suo blog, mandando messaggi "trasversali" in puro stile da piccolo mafioso.
L'ho lasciata perdere perché non vale quasi mai la pena discutere con gli attaccabrighe.
Però, da curioso che sono, mi sono andato a leggere un po' di notizie e ho scoperto che la persona in questione è disoccupata, e capisco anche perché non trova lavoro. Ai datori di lavoro importa poco di coloro che fanno vanto di avere un pessimo carattere. E quello che si scrive sulla Rete, poi è difficile da cancellare. E una persona rompiscatole e che si vanta di esserlo è quello che qualunque azienda evita come la peste.
Ma tornando a noi, questo aneddoto, mostra come i comportamenti scorretti provocano conseguenze a breve e a lungo termine. E i risultati si vedono quando si va a fare un bilancio della propria vita.
Salvo disgrazie non evitabili e non prevedibili, il resto è solo merito o colpa nostra.
Anni fa stavo organizzando un convegno per una grossa azienda e il cliente propose di chiamare un comico per una serata con tutti i dipendenti. Qualcuno propose il nome di un comico di allora, ma una persona presente disse, senza mezzi termini: "Quello no! Quello è uno stronzo, non rispetta gli impegni."
Non volemmo sapere altro. Probabilmente quella persona era stata oggetto di qualche comportamento scorretto da parte del comico in questione, visto che lavoravano nello stesso ambiente dello spettacolo.
Il comico attualmente vivacchia e tira avanti a fatica, e non saprà mai che ha perso un lavoro che gli sarebbe stato pagato, vent'anni fa, quasi 60 milioni di vecchie lire.

La persona della quale parlavo prima invece, avevo pensato di segnalarla a un'azienda che avrebbe bisogno proprio di uno con le sue competenze. Ma non lo farò. Eppure sarebbe stata un'occasione d'oro.
Ma nella vita conta sì la bravura, ma molto di più il saper vivere e lavorare con gli altri.
Guardate cosa succede quando un negoziante vi tratta male.
Anche se ha quello che vi serve, andate ad acquistarlo da un'altra parte.
E quel negozio dopo un po' chiude. Perché non tratta male solo voi.

E' una regola semplice, ma proprio per questo molti la trascurano. E si complicano e si rovinano la vita.
E poi danno la colpa agli altri.


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