Questa è una recensione al mio libro, assolutamente non sollecitata, non conosco neanche chi l'ha scritta.
Però ogni tanto fatemi fare un po' di autopromozione :-)
"La lavagna di Amerigo di Francesco Pomponio è una storia che si svolge a metà degli anni ottanta, quando, come scrive l’autore Internet non esisteva, le donne poliziotto erano una rarità e i cellulari non li aveva nessuno.
Alfredo è un meccanico quarantenne, sposato con Lisa, padre di Carlo, un adolescente in piena crisi adolescenziale. Un uomo normale con una famiglia ordinaria, se non fosse che ognuno di noi è unico e speciale nella propria individualità. Infatti Alfredo non ha grilli per la testa che tuttavia è piena di concetti, storie e parole centellinate nel tempo attraverso le storie che legge con regolarità. Alfredo ama i libri, ama il rumore della carta, la consistenza dei tomi, li ama al punto di affidare a loro i ricordi più belli, inserendoli nelle pagine sotto forma di vecchi biglietti del bus.
Rossella è una ragazza bionda, bella, sensibile, di quelle che si complicano la vita per malinconia. È appena uscita da una storia complessa con un uomo che vuole essere più un padrone che un compagno. Lo lascia, perché Rossella è coraggiosa, è una delle prime donne in Italia che partecipa a un concorso in Polizia, lo vince, affronta il corso di preparazione, i pregiudizi di un mondo maschile, che non rispetta le donne soprattutto se portano una divisa.
Le vite di Alfredo e Rossella si sfiorano più volte, intessendo legami come trine di ragno, delicate, fragili sebbene finalizzate a qualcosa che neanche loro inizialmente avvertono, trasportati come sono dalla quotidianità delle loro vite parallele. Sarà il caso a farli incontrare, il dolore a legarli, la fiducia a vincere sulla morte.
La lavagna di Amerigo si muove su un sottobosco di filosofia urbana, che ha la consistenza degli scambi di battute veloci e intelligenti di Alfredo con il barista Amerigo, che sulla lavagna del bar annota le massime del giorno. Il dialogo tende a prevalere sulle azioni, le descrizioni e i ricordi scandiscono gli stati d’animo dei protagonisti, mai banali nella loro normalità.
La lavagna di Amerigo è un libro che ognuno di noi dovrebbe leggere per comprendere che non esistono tragitti definiti nella nostra vita e che anche se il viaggio appare finito bisogna avere il coraggio di andare avanti anche se sconosciamo la meta finale."
Ciao
Se a qualcuno il libro interessa puà richiedermelo in formato PDF con licenza Creative Commons.
Mi farà piacere inviarglielo oppure può scaricarlo dal blog Starbooks.it, nella sezione Libreria
Però ogni tanto fatemi fare un po' di autopromozione :-)
"La lavagna di Amerigo di Francesco Pomponio è una storia che si svolge a metà degli anni ottanta, quando, come scrive l’autore Internet non esisteva, le donne poliziotto erano una rarità e i cellulari non li aveva nessuno.
Alfredo è un meccanico quarantenne, sposato con Lisa, padre di Carlo, un adolescente in piena crisi adolescenziale. Un uomo normale con una famiglia ordinaria, se non fosse che ognuno di noi è unico e speciale nella propria individualità. Infatti Alfredo non ha grilli per la testa che tuttavia è piena di concetti, storie e parole centellinate nel tempo attraverso le storie che legge con regolarità. Alfredo ama i libri, ama il rumore della carta, la consistenza dei tomi, li ama al punto di affidare a loro i ricordi più belli, inserendoli nelle pagine sotto forma di vecchi biglietti del bus.
Rossella è una ragazza bionda, bella, sensibile, di quelle che si complicano la vita per malinconia. È appena uscita da una storia complessa con un uomo che vuole essere più un padrone che un compagno. Lo lascia, perché Rossella è coraggiosa, è una delle prime donne in Italia che partecipa a un concorso in Polizia, lo vince, affronta il corso di preparazione, i pregiudizi di un mondo maschile, che non rispetta le donne soprattutto se portano una divisa.
Le vite di Alfredo e Rossella si sfiorano più volte, intessendo legami come trine di ragno, delicate, fragili sebbene finalizzate a qualcosa che neanche loro inizialmente avvertono, trasportati come sono dalla quotidianità delle loro vite parallele. Sarà il caso a farli incontrare, il dolore a legarli, la fiducia a vincere sulla morte.
La lavagna di Amerigo si muove su un sottobosco di filosofia urbana, che ha la consistenza degli scambi di battute veloci e intelligenti di Alfredo con il barista Amerigo, che sulla lavagna del bar annota le massime del giorno. Il dialogo tende a prevalere sulle azioni, le descrizioni e i ricordi scandiscono gli stati d’animo dei protagonisti, mai banali nella loro normalità.
La lavagna di Amerigo è un libro che ognuno di noi dovrebbe leggere per comprendere che non esistono tragitti definiti nella nostra vita e che anche se il viaggio appare finito bisogna avere il coraggio di andare avanti anche se sconosciamo la meta finale."
Ciao
Se a qualcuno il libro interessa puà richiedermelo in formato PDF con licenza Creative Commons.
Mi farà piacere inviarglielo oppure può scaricarlo dal blog Starbooks.it, nella sezione Libreria
Francesco Pomponio
email francesco.pomponio@gmail.com
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