lunedì 24 febbraio 2020

Racconto: Sotto la pioggia.

Il racconto del lunedì (24 febbraio 2020)

Sotto la pioggia
di Francesco Pomponio

Aveva aspettato, sotto la pioggia, e adesso che finalmente la vedeva, non era quella l'accoglienza che si sarebbe aspettato. Pioveva e le spalle del cappotto avevano preso un colore marrone bagnato. Ma non erano bastati i capelli grondanti d'acqua a commuoverla.
“Che ci fai qui? Perché sei venuto a cercarmi? Non ho risposto a nessuna delle tue telefonate di ieri. Avresti dovuto mandarmi al diavolo e invece sei qui a far finta che ti interessino i quadri di una pinacoteca di cui nemmeno conoscevi l’esistenza?
“Adesso non esageriamo. Sapevo che esisteva anche se non ci sono mai entrato.”
In realtà non conosceva neanche il significato della parola, ma se non si parla non si fanno danni, perciò lasciò cadere l'argomento.
“Non cambiare discorso.” Disse la ragazza tenendo stretto il suo ombrello, senza invitarlo a ripararsi. Anche se comunque sarebbe stato inutile.
“Ah, sono io che cambio discorso? Ma se stai cercando in tutti i modi un motivo per mandarmi via.”
“Io non sto cercando di mandarti via.”
Mi hai appena elencato tutte le ragioni per cui non dovrei essere qui. Un altro si sarebbe già arreso.”
“Arreso a cosa?”
“Tu vuoi sapere cose che non so nemmeno io.” disse lui.
“Io so soltanto che voglio passare tanto tempo con te. Perché mi piaci.” Rispose lei cambiando improvvisamente d'umore, come il cielo di marzo.
“Ma…”
“Non mi interessa se non sai che cos'è una pinacoteca.”
“Ma…” Ripeté lui.
“Non mi interessano neanche i ma.”
Lo abbracciò e si strinse al suo cappotto umido, lasciando cadere l'ombrello.
Lui non capiva, ma d'altronde non aveva capito niente neanche prima, perciò la lasciò fare. Sperando che stavolta non avrebbe cambiato idea.
I ragazzini uscivano schiamazzando e si davano di gomito vedendo la loro maestra sbaciucchiarsi in mezzo alla strada. Ma non osavano fare commenti perché era una maestra severa. I genitori li scaraventavano in macchina, quasi temendo che due gocce d'acqua potessero liquefarli.
Loro due stavano lì, sotto la pioggia, a decidere se fidarsi l'uno dell'altra.


Francesco Pomponio


Tratto dalla raccolta di racconti di Francesco Pomponio
"La macchina del tempo esiste già"
Diamond Editrice.

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francesco.pomponio@gmail.com


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